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“IL CODICISTA” di Aldo Di Virgilio

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Recensione a cura di Hans Sachs Dopo aver pubblicato un paio di raccolte di racconti (“La strategia del batticoda” per i tipi di Fazi Editore, 2001; e “Sette Piccoli Fanti” per i tipi di Carabba, 2006), Aldo Di Virgilio torna al suo amato pubblico con “Il codicista”, suo primo romanzo. Ritorno, verrebbe da dire, scoppiettante. Invero, la prima reazione che si ha durante la lettura di questo libro è quella di sorridere. Sorriso, però, da declinarsi nelle sue varie, per non dire opposte, sfumature: allegro ma, anche, amaro. Allegro per il tono sopra le righe che l’Autore imprime alla narrazione. Non per nulla, è lo stesso Di Virgilio che, nell’illustrare la sua Opera, ammette di aver (tramite il suo protagonista/alter ego) “ richiamato spesso l’attenzione del lettore, rivolgendogli epiteti affettuosi ma, soprattutto, utilizzando lo strumento dell’ironia, che gli (al protagonista, n.d.r.) pare la giusta maniera per alleggerire la negatività dei suoi pensieri.” Tutto è (volu

Realtà virtuale

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“Ready player one”, per la regia di Steven Spielberg, nelle sale cinematografiche in questi giorni, tratto dal romanzo dello statunitense Ernest Cline “Player one” del 2010, è la nuova versione della trasposizione del concetto di “realtà virtuale” al cinema.

“Bloody Facebook” di Carlo Bianchi

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Ѐ sempre una bella notizia l’ingresso di un nuovo autore nell’ampio, variegato e combattivo mondo del thriller . Notizia ancor più bella quando l’autore è italiano. Carlo Bianchi ha tutte le carte in regola per ritagliarsi uno spazio importante nella narrativa poliziesca e “Bloody Facebook”, il suo romanzo d’esordio, ne costituisce un buon biglietto da visita.

Io piangio a Brescia-Auschwitz

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Un pugno nello stomaco. Uno schiaffo al nostro perbenismo. Un ceffone al nostro menefreghismo.

“I CAVALIERI DI ALTROQUANDO” di J. T. Jackal

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Recensione a cura di Anonimo B. M. Veneziano «Cavaliere, non sei né il primo e non sarai neanche l’ultimo a porsi questa domanda. Tutti vogliono sapere qual è la verità.» Già, qual è la verità? Domanda sempre attuale e risposta mai univoca, indipendentemente da dove (e quando) ci si trovi. Se, poi, ad essa aggiungiamo l’altro quesito esistenziale “Chi sono io?” ecco che Midnight, bel tenebroso protagonista del romanzo in commento, non è più solo ed esclusivamente uno dei Cavalieri (senza paura ma con macchie e un passato, anzi, trapassato, alle spalle) della “Altroquando Inc.”, bensì diventa, appare, è uno come noi.

“Ė COSÌ CHE SI UCCIDE” di Mirko Zilahy

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  «Non volevo arrivare a questo. Ma quella cosa. Non riuscivo a cancellarla dalla testa, quella cosa.» «Cosa?» «La bestia!» Roma non è “Caput Mundi”, il barocco e Bernini sono cancellati, la Chiesa è colpevole. Roma vive nei residuati archeologici che hanno il nome di Mattatoio e Gasometro; il Tevere non è più biondo ma rosso sangue. Tinte forti; immagini crude, senza filtri: “Ѐ così che si uccide”. E la pioggia non è rinfrescante, ristoratrice, sostentamento; al contrario è sporca, è martellante, incupisce chi ha la sventura di subirla. La vita, il bene: trionfano sempre? Cosa succede quando l’Ombra prende il sopravvento su di loro? Enrico Mancini lo sa bene; anche l’assassino lo sa. Mancini e l’assassino: due esistenze le più diverse ma, paradossalmente, vicine; pericolosamente più vicine di quanto si possa immaginare. Profiler (con specializzazione negli U.S.A.) l’uno, persona comune l’altro; eppure entrambi sanno che “Non è una parola, il dolore. Ѐ corpo, ha

Le verità nascoste della svastica

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Germania 1939, a pochi mesi dall’inizio della II G.M. Servizio esclusivo del nostro uomo sul posto, Luigi De Conti. Da informazioni ricevute si consiglia una ricognizione aerea della zona di Peenemumde, Germania orientale, affacciata sul Mar Baltico. Un aereo della R.A.F. è pronto al decollo; l’equipaggio è composto da Amelia Johnson, pilota ausiliario;